NOCE (Juglans Regia)
Reperti archeologici indicano che i frutti del noce venivano utilizzati come alimento già 9000 anni fa. Le prime testimonianze scritte risalgono a Plinio il Vecchio e Columella. Albero vigoroso, caratterizzato da un tronco solido, alto, dritto e con un portamento maestoso, presenta radici robuste. Può raggiungere i 30 metri di altezza ed è molto longevo diventando plurisecolare.
PROPRIETA' FITOTERAPICHE: i principi attivi sono contenuti nelle foglie e nel mallo della noce. La Medicina popolare, utilizza il mallo come, antivermifugo, antinfiammatorio, digestivo e depurativo. Le gemme sono attive nei confronti dello stafilococco e dello streptococco e dei germi che si sviluppano a livello delle mucose, specie a livello della trachea e dei bronchi. Stimola la diuresi, la funzione pancreatica ed epatica. Il principio attivo (lo juglone), ha proprietà antibatteriche, fungicide ed ha una azione antinfiammatoria a livello del pancreas stimolandone l'attività.
CARATTERISTICHE SIMBOLICHE: gli antichi Greci chiamavano questo albero "Karya basilica" ovvero "noce regale". Questo nome è dovuto al fatto che fu portato in Europa dai re persiani. Nella simbologia popolare la Noce evoca il ternario sacro che presiede a ogni manifestazione: corpo (guscio), spirito (pellicola intorno al frutto, il mallo) e anima (la polpa, il gheriglio).
Questo frutto, inoltre, assume il significato di "protetto dagli sguardi dei profani" grazie al suo involucro. Il noce è il rimedio della trasformazione, del rinnovamento. Edward Bach, medico inglese padre fondatore della floriterapia, riconobbe nel noce (Walnut) il compito di essere il rimedio contro le influenze negative esterne, definendolo "break the spell", lo spezza-incantesimi e tuttora viene prescritto per coloro che vogliono troncare con il passato, cambiare le proprie convinzioni, spezzare i vecchi legami per andare verso nuove esperienze, preservando il proprio spazio vitale.