MIRTO (Myrtus Communis)

La pianta di mirto è una specie spontanea tipica della macchia mediterranea. Vanta un'antichissima tradizione popolare, che affonda le sue radici nella mitologia dei popoli classici. Nel nostro Paese il mirto è diffuso soprattutto nelle zone costiere del Sud e delle Isole, fino ai 600 m di altitudine. La Sardegna è la regione in cui è più presente e dove le bacche vengono usate per produrre il famoso liquore di mirto. Gli usi, avendo la pianta numerose proprietà officinali e aromatiche, non si limitano certo alla sola produzione del liquore.

PROPRIETA' FITOTERAPICHE: il mirto contiene tannino, olii essenziali formati principalmente da mirtolo e geraniolo, resine, acido citrico e acido malico, vitamina C. Le sue proprietà sono: astringenti, balsamiche, antinfiammatorie e antisettiche.

CARATTERISTICHE SIMBOLICHE: la pianta di mirto, le cui bacche hanno un bellissimo color indaco, è stata da sempre associata all'universo femminile e alla femminilità. Nell'antica grecia i nomi di molte eroine e amazzoni avevano tutte la stessa radice: myrtò, myrsine, myrtila.

Anch'essa era pianta sacra ad Afrodite. Da sempre il simbolo di fecondità, di buon augurio e di buona sorte. Il mirto però ha anche un significato funebre. Questa doppia valenza del mirto, da una parte pianta solare e ben augurale dall'altra pianta funebre, non è da vedersi in senso negativo ma semplicemente come l'evolversi della vita. Rappresenta la capacità dell'organismo di evoluzione e trasformazione (ciclo morte e rinascita cellulare) e la soluzione dell'aspetto traumatico dell'esistenza (conciliazione morte/vita).