MIRTILLO (Vaccinium Myrtillus) - MIRTILLO ROSSO (Vaccinium vitis idaca)

Piccolo arbusto alto da pochi a 50 cm. Le foglie sono ovali o ellittiche ed hanno il margine dentellato. I fiori sono penduli e normalmente solitari, la corolla è di colore bianco-rosato, hanno una forma tipica a orcio rovesciato e con petali saldati tra loro. Questa forma è comune a tutte le Ericacee.

I frutti hanno l'aspetto di bacche, ma in realtà sono false bacche, come le banane e i cocomeri, perché si originano - oltre che dall'ovario - da sepali, petali e stami.

Nella tradizione nordica il mirtillo era considerato una pianta in grado di proteggere dalla malasorte. In Scandinavia i suoi rami venivano utilizzati

nella cerimonia del "Piccolo Yule" (il 13 dicembre), un rito associato alla stella del solstizio d'inverno, conosciuta nella tradizione nordica come "portatrice di torcia".

PROPRIETA' FITOTERAPICHE: il mirtillo è una di quelle piante di cui si utilizzano più droghe (parti). Come vedremo, se si impiegano le bacche (i frutti), le foglie o le parti meristematiche, avremo variazioni nelle attività terapeutiche. Questo perché ogni droga agirà secondo principi attivi diversi, che costituiranno il suo specifico fitocomplesso.

Le bacche del mirtillo nero contengono molti acidi organici (malico, citrico ecc.), zuccheri, tannini, pectina e i glucosidi antocianici (mirtillina) i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e rafforzano la struttura del tessuto connettivo che sostiene i vasI sanguigni, migliorandone lelasticità e il tono. I grandi pregi nutritivi del mirtillo derivano anche dalla ricca presenza di vitamina A e C (quelle in maggior quantità), ma anche di vitamine B1, B2, PP e di sali minerali essenziali per il nostro organismo (calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio), che conferiscono alle bacche un'azione antiossidante.

Questi principi, nutritivi coadiuvati dagli antocianosidi, inibiscono validamente la formazione dei radicali liberi, responsabili dell'ossidazione delle particelle di colesterolo LDL. Le antocianine del mirtillo hanno anche un effetto antisettico.

Dai giovani getti della varietà vaccinium vitis idea (mirtillo rosso) si ricava il gemmoderivato. Questo macerato glicerico è l'antinfiammatorio per eccellenza dell'intestino. La sua azione regolatrice, corregge gli squilibri della mobilità enterocolica cioè in caso di stitichezza o diarrea, e ripristina l'attività enzimatica intestinale.

CARATTERISTICHE SIMBOLICHE: il suo nome scientifico, vaccinium vitis idaea, significa "vite del monte di Ida", la montagna sull'isola di Creta sacra agli antichi Greci perché vi nacque Giove.

Il mirtillo rosso nel Nord America era parte della dieta degli indiani che li consumavano freschi in estate e seccati in inverno. Le bacche erano considerate simbolo di pace dagli indiani "Delaware".

I mirtilli crescono d'estate proprio per consentirci di fare il pieno di quegli elementi indispensabili per la stagione invernale. La saggezza popolare ci ha insegnato a guardare non tanto alla cicala (che tuttavia ha una sua specifica funzione) quanto alla formica, maestra nell'arte del riciclaggio e della conservazione. Hanno entrambe le varietà colori meravigliosi e mistici che spiccano nella macchia mediterranea.